Dolore pelvico persistente: focus endometriosi e vulvodinia
Ancona
- PROVINCIA
Residenziale
- TIPOLOGIA
15h / 2g
- DURATA
Da assegnare
- CREDITI ECM
Disponibilità: Disponibile
Dolore pelvico persistente: focus endometriosi e vulvodinia
Obiettivo Formativo
Professione | Fisioterapista, Iscritto elenco speciale ad esaurimento – Fisioterapista |
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DOCENTI

Giulia Urbinati
FisioterapistaDopo la laurea in Fisioterapia nel 2011 presso l’Università Politecnica delle Marche ha conseguito il titolo internazionale di Orthopaedic Manipulative Physical Therapist completando il “Master in Riabilitazione dei Disordini Muscoloscheletrici” dell’Università di Genova. Successivamente ha intrapreso un percorso di formazione nella riabilitazione del pavimento pelvico per le disfunzioni sia femminili che maschili e attualmente collabora col GIS Pavimento Pelvico (Gruppo di Interesse Specialsitico nazionale) all’interno del team comunicazione.

Carla Sforza
FisioterapistaLaurea Triennale in Fisioterapia (2009) Master di primo livello in Riabilitazione dei Disordini Muscoloscheletrici (2013-2014) Master Internazionale in Riabilitazione del Pelvi-Perineale. Docente presso l’Università di Tor Vergata, Master in fisioterapia delle disfunzioni del pavimento pelvico. Libera Professionista
PRESENTAZIONE
Il Dolore Pelvico Persistente è una condizione largamente diffusa nella popolazione femminile e viene definito come :”dolore che percepito nella pelvi o nelle strutture relative alle pelvi sia negli uomini che nelle donne”. Spesso associato a conseguenze negative dal punto di vista cognitivo comportamentale, sessuale ed emotivo e i sintomi possono suggerire anche quelli che possono essere i sintomi di disfunzioni del basso tratto urinario associati anche a disfunzioni sessuali, a disfunzioni vescicali, del pavimento pelvico e ginecologiche.
Possiamo suddividere il dolore pelvico in primario (da eziologia sconosciuta) o secondario a patologia. Quando siamo di fronte ad una situazione senza prova effettiva di patologia o infezione possiamo parlare di Primary pain Syndrome.
A volte il dolore pelvico può essere secondario a patologia con ad esempio Endometriosi o Vulvodinia (dolore Vulvare persistente ) , patologie largamente diffuse tra la popolazione femminile. Si stima che circa il 10-15% delle donne sia affetta da endometriosi e circa il 15% da vulvodinia.
Determinare quale delle diverse sindromi sia presente rimane una sfida a causa dei sintomi sovrapposti e delle interrelazioni delle strutture nella regione pelvica.
Anamnesi, esame e indagini possono suggerire che il dolore sia generato da una specifica area anatomica pelvica. D’altro canto, il dolore viscerale può riferirsi a un sito cutaneo ed essere accompagnato da tono alterato del pavimento pelvico.
L’innervazione comune degli organi pelvici e la sensibilizzazione crociata possono spiegare in parte l’interferenza funzionale dei sistemi. A complicare le cose i meccanismi del dolore come la sensibilizzazione centrale e la presenza di dolore nociplastico sono importanti stati di dolore cronico frequentemente identificati in questa popolazione di pazienti.
Una corretta diagnosi differenziale è importante per il giusto inquadramento del paziente e per un eventuale referral allo specialista.
Obiettivi
Lo scopo del corso è quello di offrire ai partecipanti skills tecnico-pratiche per quanto riguarda il dolore pelvico persistente con particolare focus su endometriosi e vulvodinia. Lo scopo principale è quindi quello di ragionare sul dolore specifico e aspecifico per poter collaborare in team multidisciplinari per un management funzionale del paziente.
- Neurofisiologia del dolore: focus sul pavimento pelvico
- Neuroscienze e comunicazione
- Diagnosi differenziale
- Endometriosi: epidemiologia, sintomi, inquadramento clinico, linee guida
- Vulvodinia: epidemiologia, sintomi, inquadramento clinico
- Raccolta anamnestica e valutazione
- Progettazione del piano terapeutico
- Terapia manuale
- Esercizio terapeutico
- Casi clinici
Perché partecipare
Partecipare per apprendere conoscenze più ampie rispetto al management del dolore che possono essere trasferibili anche in ambito perineale. Offrire strumenti per condurre un ragionamento clinico, vista l’autonomia professionale del fisioterapista, per poter essere in grado quindi di gestire il paziente con dolore pelvico persistente in maniera critica e etica. Il focus centrato su endometriosi e vulvodinia ha l’obiettivo di offrire un punto di vista concretamente bio- psico-sociale in linea con le moderne neuroscienze.