Riflessi primitivi e movimento nelle persone con dolore muscoloscheletrico
Lecco
- PROVINCIA
Residenziale
- TIPOLOGIA
6h / 1g
- DURATA
8,7
- CREDITI ECM
Disponibilità: Disponibile
Riflessi primitivi e movimento nelle persone con dolore muscoloscheletrico
Obiettivo Formativo
Professione | Fisioterapista, Iscritto elenco speciale ad esaurimento – Fisioterapista |
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Un evento formativo per portare all’attenzione dei fisioterapisti un meccanismo che può alterare il tono muscolare nelle persone con dolore muscoloscheletrico: la persistenza dei riflessi primitivi.
Verranno presi in considerazione i meccanismi neurofisiologici e i livelli di modulazione del tono muscolare, e l’inserimento, all’interno del processo di ragionamento clinico, delle conoscenze teoriche riguardanti i riflessi primitivi.
Verranno forniti strumenti clinici per la valutazione e il trattamento di “re-integrazione” dei riflessi primitivi.
L’INCASSO DEL CORSO SERVIRA’ A FINANZIARE IL PROGETTO “FisioPeñas”
dell’Associazione di Promoziona Sociale LA CORDILLERA
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La quota d’iscrizione comprende coffee break e pranzo.
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Registrazione primo giorno: ore 8.45
Orari: ore 9.00-16.30
DOCENTI

Giulio Valagussa
FisioterapistaHa conseguito l’Attestato di Terapista della Riabilitazione presso la Scuola Diretta a Fini Speciali de “La Nostra Famiglia” (Bosisio Parini) nel 1993 e la Laurea in Fisioterapia all’Università degli Studi dell’Insubria nel 2006. Inizia la sua attività professionale presso il Reparto di Riabilitazione e Rieducazione funzionale dell’ I.R.C.C.S. “E. Medea” Associazione “La Nostra Famiglia” Bosisio Parini in qualità di Terapista della Riabilitazione. Ha frequentato diversi Corsi di terapia manuale relativi a diversi concetti (“Les Pompages”, Concetto Mulligan, Mobilizzazioni del sistema nervoso – NOI, Concetto Maitland, Kinetic Control, Tecniche Miotensive, Posturologia, Kinesio Taping). E’ stato docente al Corso di Laurea di Fisioterapia dell’Università Insubria di Varese e ha fatto parte del gruppo docenti di “Kinetic Control” dal 2007 al 2010. Attualmente è docente del gruppo “SMARTERehab” per i corsi riservati a Fisioterapisti e Medici in Italia. Dal 2004 è Professore a Contratto all’attuale Corso di Laurea di Fisioterapia presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca. Inoltre è docente alla Scuola Specialistica GSTM (Milano) in terapia manuale e fisioterapia neuro-muscoloscheletrica. Attualmente svolge la sua attività professionale nello studio di Carate Brianza occupandosi prevalentemente delle disfunzioni neuro-muscoloscheletriche e posturali e dei quadri di dolore ricorrente. Mantiene il suo interesse per la riabilitazione in età evolutiva, collaborando con l’Istituto “Villa S. Maria” a Tavernerio (CO), dove si occupa di supervisione dei trattamenti riabilitativi e della conduzione di progetti di ricerca.
PRESENTAZIONE
Il movimento è uno degli aspetti fondamentali su cui un Fisioterapista lavora durante il suo intervento riabilitativo. Nella pratica clinica, probabilmente, sarà capitato di osservare che alcuni pazienti con dolore muscolo-scheletrico presentano una scarsa coordinazione motoria e che questo influenza l’intervento riabilitativo; altri pazienti invece presentano un’elevata stiffness muscolare che facciamo fatica a ridurre con gli interventi “tradizionali” (stretching, trigger point, …). In questi soggetti, frequentemente, questo è in relazione con la presenza di riflessi primitivi non integrati.
I riflessi primitivi sono pattern di movimento automatici e complessi, mediati dal tronco encefalico, che cominciano a presentarsi fisiologicamente durante la vita intrauterina e che vengono integrati durante lo sviluppo neuromotorio. La loro presenza, seppur sfumata, in una età in cui dovrebbero essere integrati, è in grado di influenzare i pattern motori e quindi di interferire con il movimento.
Ci sono numerose condizioni in cui possiamo trovare la presenza sfumata di riflessi primitivi in persone neurologicamente “sane”. Ad esempio, in soggetti nella cui storia sono presenti difficoltà durante il parto, o in soggetti che hanno avuto un trauma cranico anche lieve, in assenza di lesioni a carico del sistema nervoso centrale. Sono inoltre note varie condizioni in cui si riconosce la presenza di riflessi primitivi: i disturbi di sviluppo della coordinazione, i soggetti con ADHD, nella dislessia, nel colpo di frusta, nel mal di schiena persistente.
Il trattamento dei riflessi primitivi può essere usato clinicamente per ridurre il tono dei muscoli che si presentano “molto attivi”. Questo potrà a sua volta facilitarne l’estensibilità, ed influenzare la percezione dei segmenti corporei.
All’interno delle manifestazioni che il dolore muscolo-scheletrico porta con sé, l’alterazione del tono muscolare risulta spesso presente e frequentemente la sua rimodulazione rappresenta uno degli obiettivi che terapista e paziente si pongono. Comprendere i meccanismi neurofisiologici e i livelli a cui il tono muscolare è modulato rappresenta una competenza necessaria per migliorare l’outcome.
In questa cornice apprendere quale ruolo hanno i riflessi primitivi nella modulazione del tono muscolare risulta uno step importante per i clinici che si trovano a lavorare su questo aspetto.
Durante la giornata avremo modo di provare tecniche per valutare e trattare alcuni riflessi primitivi.
Obiettivi del corso
Al termine dell’evento formativo il partecipante apprenderà conoscenze riguardanti:
- i meccanismi neurofisiologici e i livelli di modulazione che regolano il tono muscolare;
- l’origine e l’integrazione dei riflessi primitivi;
- apprenderà come inserire le conoscenze teoriche all’interno del proprio ragionamento clinico, migliorandole l’efficacia;
- avrà maggiori strumenti per comprendere l’origine dell’alterazione del tono muscolare.
Perché partecipare
Data l’incidenza dell’alterazione del tono muscolare nelle problematiche muscolo-scheletriche, le conoscenze relative ai riflessi primitivi possono fornire un’ulteriore chiave di lettura rispetto alla presenza di un tono muscolare alterato nei pazienti con disturbi muscoloscheletrici.